Siamo stanchi di diventare giovani seri o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare. Non vogliamo essere subito già così senza sogni.
P. P. Pasolini “La meglio gioventù”
C’è una “terra di mezzo” tra il mondo dell’infanzia e quello dell’età adulta: l’adolescenza.
Fase di transizione delicata, ad alto potenziale trasformativo, questo periodo dello sviluppo è il palcoscenico di una vera e propria rivoluzione.
Ai cambiamenti corporei dettati dall’ingresso nella pubertà, si accompagnano bisogni di maggior autonomia e di graduale distacco e messa in discussione delle figure genitoriali, nonché la faticosa costruzione di nuovi valori ed ideali in funzione di una progressiva assunzione di un ruolo nella società.
Definita da molti autori “seconda nascita”, l’adolescenza, con i suoi turbamenti, rappresenta un periodo cruciale nella scoperta della propria individualità.
Come suggerisce l’etimologia della parola, adolescente è “colui che si sta nutrendo”. Ma di cosa sono affamati i ragazzi in un’età in cui, come sosteneva Jack London, “l’esperienza si conquista a morsi?”. Sperimentarsi in nuovi e stimolanti contesti di condivisione con i coetanei, parrebbe la pietanza privilegiata; requisito in grado di accompagnare nel compito principe: la scoperta della propria identità e del proprio posto nel mondo.
Provenendo da un periodo di “digiuno forzato”, in cui l’epidemia da Covid-19 ed il conseguente isolamento sociale hanno impattato profondamente sul dilagare di un malessere psicologico diffuso tra i giovani, l’equipe di CAREMIND Studio ha maturato il desiderio di promuovere un gruppo di condivisione rivolto agli adolescenti.
Attraverso sei incontri a cadenza mensile, tale spazio si propone quale luogo di confronto ed ascolto reciproco, in cui sperimentare il potere vitalizzante dell’appartenenza ad un gruppo e della condivisione di idee su tematiche d’interesse comune, esperienze ed emozioni, antidoti al senso di solitudine.
Un laboratorio sociale protetto in cui, guidati da uno psicologo ed un’educatrice attraverso confronti, attività di cooperazione e sfide, stimolazioni offerte da materiarle artistico (film e serie tv, pittura, letteratura, musica) e giochi di ruolo, maturare competenze sul piano individuale e relazionale.
Scoprire, di pari passo al valore nutriente dell’incontro con l’altro, nuovi strumenti per riconoscere e gestire l’emotività, comunicare efficacemente, acquisendo capacità di negoziare e risolvere i conflitti ed elaborare strategie condivise per risolvere i problemi;
Uno spazio volto ad aumentare la consapevolezza di sé e delle proprie modalità relazionali grazie alla funzione di “specchio” rivestita dagli altri partecipanti, in cui scoprire risorse, interne ed esterne, per navigare insieme attraverso le “tempeste emotive” dell’adolescenza e progettare il proprio futuro.
Ogni incontro prevede un contributo di 40,00 €.
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