Educazione alla genitorialità


PRINCIPI E POTENZIAMENTO

Introduzione

Alcuni modi di dire identificano il compito del genitore come “il lavoro più difficile del mondo” e questa affermazione si rivela in particolar modo corretta nel corso degli ultimi anni.
Un fenomeno denominato effetto Flynn consiste nell’aumento progressivo del quoziente intellettivo medio della popolazione di circa tre punti per ogni decennio.
Tra le varie ipotesi che tentarono di spiegare questo fenomeno furono annoverate:

  • una migliore alimentazione;
  • crescita degli anni di scolarizzazione;
  • maggiore capacità di risolvere problemi logici e astratti i quali sono molto più frequenti nell’ambiente socioculturale odierno.

Questo dimostra come i bambini del giorno d’oggi siano esposti ad un ambiente estremamente ricco di stimoli il quale, allo stesso tempo, presenta un progressivo aumento delle richieste di competenze e abilità dal punto di vista cognitivo, emotivo-motivazionale e di autoregolazione comportamentale.
Di conseguenza, per far fronte alla crescita delle richieste ambientali e delle capacità del bambino, si rendono indispensabili dal punto di vista educativo delle abilità che siano in linea con il ritmo di sviluppo del bambino e che permettano alle figure aventi ruolo educativo nei suoi confronti di supportarlo nel suo percorso di crescita in maniera ottimale.

I processi di apprendimento sono stati ampiamente studiati dalla psicologia nel corso del 900 e la loro concettualizzazione e operazionalizzazione ha avuto molteplici applicazioni in diversi ambiti.

I concetti di condizionamento classico ed operante in tutte le loro molteplici estensioni sono largamente implementati nell’ambito della psicologia clinica in età evolutiva, in modo particolare nei seguenti quadri clinici:

  • disturbo da deficit di attenzione con iperattività;
  • problemi di impulsività;
  • disturbo oppositivo provocatorio;
  • disturbo della condotta;
  • disturbi pervasivi dello sviluppo;
  • disabilità.

La maggior parte dei sopracitati profili clinici in estrema sintesi si differenziano solo dal punto di vista quantitativo e di gravità dai problemi che un genitore affronta quotidianamente nella gestione comportamentale del proprio figlio.

Obiettivo dell’iniziativa è quello appunto di estendere la portata delle tecniche specifiche utilizzate in campo clinico alle necessità della routine quotidiana del genitore medio.
Ogni comportamento viene modellato nel bambino da stimoli di carattere più o meno incentivante o aversivo da cui è caratterizzato nel suo complesso l’ambiente con cui interagisce (dal punto di vista fisico, emotivo, relazionale, ecc.).
In estrema sintesi l’educazione consiste in una ragionata modulazione di questi stimoli atta a favorire nel bambino lo sviluppo di una serie di comportamenti ed atteggiamenti che siano per lui funzionali ed in linea con le regole etiche, morali e sociali del suo ambiente di riferimento.

Gli studi che le discipline psicologiche hanno portato avanti nel corso dell’ultimo secolo sui processi di apprendimento ci hanno indicato con chiarezza quali sono le caratteristiche precise che questi stimoli positivi/aversivi devono avere per far sì che la loro modulazione abbia il massimo impatto possibile sull’interiorizzazione di nuovi comportamenti da parte del bambino.

L’iniziativa in concreto si pone l’obiettivo di delineare insieme alla platea di genitori i principi dell’apprendimento che dal punto di vista teorico hanno il maggiore impatto nell’ambito dell’educazione dei figli.

Verranno inoltre descritte e discusse specifiche tecniche di gestione comportamentale derivate dall’ambito clinico che si distinguono per efficacia e semplicità le quali possono avere diretta applicazione pratica nella quotidianità di coloro che ricoprono il ruolo di genitore.

Impostazione generale dell’iniziativa

Descrizione obiettivi generali:

  • Favorire una relazione positiva con il bambino
  • Delineare le modalità ottimali per l’insegnamento di nuove abilità
  • Incrementare i comportamenti desiderabili nel bambino
  • Gestire i comportamenti problema
  • Gestione delle emozioni del genitore

Temi specifici trattati:

  • Spiegazione dei principi dell’apprendimento coinvolti nell’educazione dei figli
  • Descrizione interattiva delle principali tecniche di modificazione del comportamento

Tecniche comportamentali trattate:

  • Analisi funzionale
  • Ignorare strategico
  • Lode informativa
  • Rimprovero centrato sul comportamento
  • Token Economy
  • Costo della risposta

Modalità

I concetti vengono trattati in maniera interattiva per favorirne l’immediata implementazione nel contesto di vita quotidiana.
Per ogni tecnica specifica trattata sono presentati esempi concreti da discutere con i partecipanti.
In fase di conclusione i relatori lasciano spazio alle domande dei partecipanti relative a dubbi o necessità di approfondimento relative ai temi specifici trattati nel corso dell’evento.

La durata complessiva varia tra i 60 e i 90 minuti.