“I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo (2014)

Ispirato al romanzo ‘La cena’ di Herman Koch, la pellicola affronta il tema della devianza giovanile nell’alta borghesia romana. Massimo e Paolo sono due fratelli dal carattere diametralmente opposto. Il primo (Alessandro Gassman) è un avvocato di successo, dalla moralità sfumata, il secondo (Luigi Lo Cascio), chirurgo, fa dall’onestà e della rettitudine i cardini della propria esistenza.

Sebbene controvoglia e per consuetudine si incontrino una volta al mese per una cena con le reciproche mogli, tra i due corre un’aspra rivalità a causa delle divergenze di principi e orientamento culturali. Contrariamente i loro figli sembrano essere cugini inseparabili. Al termine di una serata di eccessi, complici i fumi dell’alcol, compiono un delitto, dalla ferocia inspiegabile. 

Le immagini dell’efferato crimine, commesso secondo gli inquirenti da ignoti, riempiono le pagine dei telegiornali; riconosciutoli, la reazione dei genitori spazierà dall’incredulità all’amara ed angosciosa certezza siano i propri figli i responsabili.

Esporre i ragazzi alle conseguenze delle loro azioni, o proteggerli mantenendo l’omertà?

Un film che fa riflettere sull’importanza della trasmissione del senso di responsabilità per le proprie azioni, dell’etica morale e della comprensione del valore altrui nella complessa funzione educativa genitoriale.