In questo breve saggio lo psicanalista Austriaco Bruno Bettelheim, fuggito dall’olocausto negli Stati Uniti dove divenne noto per i contributi di ricerca in ambito evolutivo e sull’autismo, riflettesull’importanza dell’uso della fiaba nel favorire lo sviluppo del bambino.
Tale formato dal linguaggio irreale ne suscita l’interesse e, adeguandosi perfettamente alla visione magica infantile del mondo, rappresenta un prezioso strumento di conoscenza di sé e della realtà che lo circonda. Le fiabe, consentendo infatti di familiarizzare con inquietudini, problemi umani universali e offrendo al contempo esempi di risoluzione delle difficoltà, favoriscono l’educazione morale, gettando le basi sulle quale si svilupperà il mondo interiore del bambino.
Sulla scia di tali premesse all’interno del saggio vengono approfonditi i principali racconti fiabeschi di tradizione occidentale, al fine di comprendere, tramite un’analisi ricca di rifermenti psicologici, antropologici e mitologici, i significati profondi e atemporali in esse racchiusi.
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