
“Kramer contro Kramer” di Robert Benton (1979)
Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Avery Corman, il film è incentrato sulla battaglia legale di un’ex coppia di coniugi per l’affido del figlio.
Joanna (Meryl Streep), insoddisfatta di una vita che ruota intorno alla maternità e la cura del focolare domestico, abbandona la propria abitazione al fine di riscoprire le aspirazioni professionali “soffocate dal matrimonio’” Il piccolo Billy viene dunque lasciato in custodia al marito Ted (Dustin Hoffman), pubblicitario di successo dedito quasi esclusivamente al lavoro.
Nonostante le iniziali difficoltà, tra padre e figlio si stabilisce un legame intimo ed indissolubile. Il ritrovato equilibrio viene tuttavia incrinato dal licenziamento di Ted e dal ritorno, quindici mesi dopo, di Joanna con la quale si troverà a dover contendere l’affido del bambino.
Film per nulla obsoleto, “Kramer contro Kramer” mette in scena tematiche di rilievo quali il declino dell’istituzione famiglia, le aspettative di realizzazione professionale femminile nel contesto sociale degli anni ’80, che prevedeva una netta divisione dei ruoli di genere, il rigore di un sistema giudiziario non sempre equo.
La pellicola ci mostra l’evoluzione emotiva dei protagonisti che, entrambi responsabili e al contempo vittime della situazione, entrando in contatto con il dolore e lo sconforto di Billy, figlio diviso tra il sentimento d’amore che nutre per entrambi i genitori, riusciranno a mettere da parte i reciproci egoismi, optando per la decisione migliore al fine della sua serenità.