“La vita in tasca” di Simona Sparato (2022)

Romanzo autentico e crudo, a tratti dirompente, “La vita in tasca” racconta la storia di due ragazzi di tredici anni, le quali vite sembrano a primo acchito diverse ed inconciliabili.

Mattia, milanese figlio di genitori divorziati e ragazzino dislessico bullizzato dai compagni, in cerca di riscatto entra, alle soglie dell’adolescenza, in giri pericolosi. Malik, coetaneo Ghanese, costretto a separarsi dalla madre vedova con cui vive nella speranza di un futuro migliore in Europa, intraprende un pericoloso tragitto attraverso il deserto e poi il mare lungo le vie della tratta degli esseri umani.

Nel corso delle pagine ambizioni e paure dei due protagonisti, adolescenti in cerca di un’ identità e di un posto nel mondo ai quali la sorte ha presentato sfide differenti, si riveleranno meno distanti del previsto.

Lo scorrere dei loro percorsi di vita paralleli si incrocerà, rivelando come, nella diversità delle battaglie che combattono, solitudine, nostalgia e desiderio di appartenenza rappresentino vissuti chiave dell’adolescenza.

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