
“Lady Bird” di Greta Gerwig (2017)
Tra la fine dell’adolescenza e l’inizio dell’età adulta, vi è una zona d’ombra sulla quale il film tenta di gettare luce attraversando le vicende di Christine, diciottenne proveniente da una famiglia di modeste condizioni economiche. Ragazza dal carattere ribelle ed impulsivo, sogna di trasferirsi a New York per frequentare un prestigioso college, vissuto quale possibilità di fuga da una mentalità provinciale e unica strada per conseguire il proprio riscatto identitario. Le sue ambizioni sono motivo di frequenti e feroci liti con la madre, donna dal carattere pragmatico e moralistico, che sogna per lei una vita differente. Candidato a 5 premi oscar nel 2017, il film narra gli stravolgimenti interni di una post-adolescenza “cruda”, spaziando dal processo di separazione dal contesto familiare alle difficoltà nel rapporto con i pari ed alla delusione delle prime esperienze sentimentali. Nell’atmosfera melodrammatica delle vicende di Christine, permeate da un costante senso di incomprensione ed oppressione, stagnante noia e fiduciosa attesa, è possibile scorgere il difficile compito della ricerca del proprio posto nel mondo, meta del processo adolescenziale.