
“L’Onda (Die Welle)” di Dennis Gansel (2008)
Nella Germania odierna un professore di liceo organizza un corso esperienziale sulla storia dei totalitarismi del ‘900, tentando di instaurare, ai fini dell’insegnamento, un regime autarchico temporaneo in una classe. Grazie al suo carisma viene fondato un gruppo dai confini rigidi e dalla leadership autoritaria, i quali membri condividono uniformi e regole.
Oltre all’intento politico della pellicola, ispirata ad un esperimento realmente condotto, il film evidenzia come appartenere ad un gruppo possa rappresentare, specie in adolescenza, uno stimolo per consolidare i legami, attivare nuove risorse e strutturare la propria identità, in particolare per coloro che necessitano di un contenimento rassicurante di aspetti di fragilità personale.
Viene d’altro canto messo in scena come un gruppo caratterizzato da processi di omologazione eserciti una forte attrattiva sui propri membri grazie al senso d’orgoglio connesso all’appartenenza ad un soggetto collettivo idealizzato, in cui le caratteristiche individuali si dissolvono, la diversità di pensiero è abolita e l’emotività degenera in violenza.