In questo celebre romanzo dalle tinte nostalgiche si intrecciano, nella cornice del Giappone di fine anni ’60, le storie di quattro adolescenti. Con sensibilità e delicatezza Murakami accompagna il lettore tra le pieghe dell’animo dei protagonisti, la quale transizione verso l’età adulta è perturbata dall’inspiegabile suicidio di un coetaneo.
Tra le pagine del libro, risulta gradualmente evidente come la difficoltà a “rappresentare” il dolore, a trovare le parole per esprimerlo e dunque fronteggiarlo, possa condurre a battute d’arresto del proprio percorso di crescita, financhè a malattia mentale.
Contrappeso agli aspetti mortiferi che minacciano la transizione alla maturità dei personaggi, è la scoperta della dimensione erotica della vita, della differenza che intercorre tra l’”eccitante vuoto” di rapporti sessuali occasionali ed il bisogno di stabilire contatti intimi profondi e sinceri.
Grande risalto è posto alla dimensione dell’attesa, indispensabile affinché eros divenga amore, cosi come alla necessità di sviluppare strumenti interiori grazie ai quali ridimensionare idealizzazioni e tollerare il senso di colpa di scegliere la vita, ad ogni costo.
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