Nel percorso scolastico di un alunno un elemento che viene costantemente citato e preso in considerazione è quello di un efficace metodo di studio.
Negli apprendimenti di un bambino, di un ragazzo, al metodo di studio viene attribuito carattere di fondamentale importanza per l’acquisizione di nuove abilità e conoscenze da tutte le figure aventi ruolo educativo nei suoi confronti.
Tuttavia, seppure i termini letterali utilizzati per citarlo siano gli stessi, gli elementi che lo caratterizzano sono spesso diversi ed eterogenei a seconda di come la persona che ne parla lo concepisce e concettualizza.
Le domande che viene naturale porre sono quindi relative alla presenza di una descrizione univoca del costrutto e a quali sono le componenti fondamentali che ne delineano la struttura, insieme a quali sono le peculiarità che ne massimizzano l’efficacia.
Generalmente lo studio viene definito come un tipo particolare di apprendimento che consiste in una lettura attenta e selettiva, mirata a comprendere e a memorizzare le informazioni utili per eseguire un certo compito.
La definizione di metodo di studio, come quella di strategia di studio implica intenzionalità in quanto, nello specifico, lo studente decide tempi e modalità dello studiare in base a proprie conoscenze strategiche e a personali obiettivi o valori.
Nelle varie concezioni di metodo di studio si è soliti distinguere tre differenti fasi di studio:
− organizzazione e definizione degli obiettivi;
− lettura, comprensione ed elaborazione dei contenuti;
− memorizzazione e successiva eventuale rievocazione del materiale;
Per ognuna di queste fasi è possibile usare diversi tipi di strategie:
− per la fase di organizzazione possono essere utilizzate diverse strategie per programmare il tempo di studio, concentrarsi, scegliere il luogo o le ore del giorno in cui su studia con maggior profitto;
− per la seconda fase vi sono diverse strategie per leggere più velocemente, sottolineare, schematizzare e prendere appunti;
− infine per la fase di memorizzazione e ripasso vi sono diverse strategie hanno lo scopo di ricordare più a lungo e più efficacemente, organizzare il momento del ripasso, gestire l’ansia da esame, anticipare le domande e possibili risposte, informarsi sui tipi di prova e sulle più probabili richieste della stessa.
Le strategie di studio possono essere inoltre organizzate in piani più complessi fino a costruire un metodo strutturato di strategie che riguarda tutte le fasi dello studio.
Da questa argomentazione si nota come lo studio sia caratterizzato da una molteplicità di aspetti eterogenei tra loro che devono essere integrati in maniera efficace e pragmatica:
− dal punto di vista cognitivo sono coinvolte funzioni mnestiche, abilità di pianificazione e di elaborazione del materiale;
− dal punto di vista emotivo-motivazionale vi è forte coinvolgimento di dimensioni relative alla gestione dell’ansia prestazionale e motivazione focalizzata sul compito che interagisce con aspettative del soggetto riguardo alle proprie capacità di gestire le richieste di un determinato compito.
La moderna psicologia fornisce modelli accurati relativi al funzionamento di funzioni esecutive, funzioni mnestiche, motivazione e funzionamento dell’ansia.
Tuttavia spesso queste conoscenze, che la ricerca in psicologia fornisce, non vengono applicate pragmaticamente al contesto scolastico e alla costruzione di un metodo di studio efficace da parte dello studente.
L’allievo all’inizio del suo percorso scolastico, mettendosi alla prova, seleziona, spesso per prova ed errore, le strategie che gli permettono di raggiungere una prestazione per lui accettabile in termini di rendimento.
Man mano che il suo percorso formativo gli pone compiti di crescente difficoltà lo studente, tendenzialmente secondo le stesse modalità, adatta il suo modus operandi al fine di mantenere in linea di massima lo stesso rendimento.
Questo processo individuale di costruzione del proprio metodo di studio può tuttavia vincolare lo studente a modalità che sono funzionali per una certa fase del suo percorso scolastico ma che si rivelano essere poco efficaci in fasi successive.
Ad esempio un “leggere e ripetere”, “sottolineare e ripetere” sono strategie che possono permettere di mantenere un relativo successo solo con una quantità limitata di materiale da gestire ma all’aumentare del carico di lavoro (per esempio nel passaggio da scuola secondaria superiore all’università) si rivelano inefficaci.
Inoltre in questo modo lo studente si trova in una situazione in cui si è costruito delle aspettative di efficacia che lo fanno sentire sicuro con solo con l’applicazione delle sue strategie ormai non più efficaci, fenomeno che determina una forte resistenza al cambiamento, alla necessità di riconsiderazione e ricostruzione totale della sua strategie di studio.
Il progetto che verrà presentato in seguito si pone l’obiettivo di fornire allo studente una serie di strategie di studio che si basano sulle concezioni della moderna psicologia relativamente a funzioni mnestiche ed emotivo-motivazionali integrate tra loro al fine di sostenere lo studente nello sviluppo di una sua personale strategia di studio il più possibile efficace.
Il progetto si struttura indicativamente in 6 sessioni di attività di durata di 60-90 minuti con gli alunni abbinate a 2 incontri con i genitori.
Di seguito verrà presentata una breve sintesi delle attività proposte divise per sessione al fine di dare un’idea di come il progetto andrà a svolgersi nello specifico.
Le attività, seppur caratterizzate prevalentemente dal metodo della lezione frontale, cercheranno il più possibile di stimolare la riflessione personale e la partecipazione interattiva da parte dell’alunno.
La struttura qui descritta è da considerarsi puramente indicativa in quanto verrà adattata in itinere a seconda delle specifiche esigenze della classe e del modo in cui le classi reagiranno alle attività.
Nell’incontro preliminare con i genitori verranno descritte le varie fasi del progetto e verrà raccolto il consenso informato.
Nella descrizione delle sessioni con gli alunni verrà posta particolare attenzione alla spiegazione del razionale e della possibile ricaduta applicativa di ogni fase del progetto.
Nella prima sessione verranno presentati gli obiettivi del progetto e le varie fasi che lo costituiscono al fine che essi vengano condivisi dagli alunni destinatari.
Verrà svolta una discussione aperta con gli studenti in cui essi potranno esporre le proprie attuali strategie di studio, al fine di identificare le “teorie ingenue” più diffuse nel gruppo riguardo a studio, strategie di memoria, organizzazione del lavoro e motivazione.
Questi elementi verranno raggruppati in categorie che rappresentano le modalità attraverso cui, più frequentemente, gli studenti del gruppo sviluppano e utilizzano il proprio personale metodo di studio.
Questo processo serve ad identificare i punti principali che serviranno ad evidenziare, nel corso delle sessioni successive, l’inefficacia di alcune modalità utilizzate e la loro incoerenza rispetto al peculiare funzionamento delle funzioni mnestiche e del sistema motivazionale dell’individuo.
Prendere consapevolezza di questa incoerenza servirà a motivare lo studente al cambiamento e a favorire una trattazione dei temi centrali il più possibile personalizzata.
Nella seconda sessione verranno presentati gli aspetti del funzionamento della memoria che sono direttamente coinvolti nell’acquisizione di nuove informazioni e nella loro elaborazione e rievocazione.
Nello specifico il modello esposto sarà prevalentemente quello relativo alla teoria della propagazione del segnale la cui trattazione sarà integrata con dei brevi esercizi di memorizzazione e rievocazione dell’informazione al fine di far familiarizzare lo studente con il tema trattato e favorirne la comprensione.
Relativamente alle teorie sulla motivazione verrà esposto il concetto di autoefficacia (Bandura) con il relativo modello:
Aspettative di efficacia + Aspettative di risultato = Incentivo/Motivazione
La trattazione del modello ha lo scopo di illustrare allo studente l’importanza di valutare in maniera ottimale il livello di difficoltà e il carico di lavoro di un determinato compito di apprendimento.
Nell’addestrare lo studente ad organizzare e pianificare il proprio studio in maniera efficace, il concetto di autoefficacia, con gli elementi che lo caratterizzano, verrà utilizzato come chiave di lettura.
Nella terza sessione verranno descritti gli aspetti principali da considerare nella lettura ed elaborazione di un testo.
Per spiegare le suddette modalità di elaborazione del materiale di studio, a partire da un testo proposto alla classe verrà costruita, da parte dello psicologo, una mappa concettuale sviluppata secondo le seguenti fasi:
Nel corso della costruzione della mappa concettuale lo psicologo verbalizzerà i suoi processi di ragionamento sottolineandone le fasi e il razionale alla luce degli aspetti di funzionamento della memoria precedentemente esposti.
Nella quarta sessione la costruzione di una mappa concettuale verrà assegnata ad uno studente della classe, che svolgerà il compito supervisionato dello psicologo.
Quest’ultimo inoltre stimolerà una discussione aperta all’interno della classe al fine di evidenziare l’importanza dei temi precedentemente trattati nella concreta applicazione del metodo di studio.
Nella conclusione di questa fase verrà concordato con gli studenti il seguente homework: sulla base di un materiale scelto dagli studenti, verrà chiesto loro di costruire a casa uno schema del testo proposto.
Nella quinta sessione verranno esposte e discusse le mappe concettuali svolte a casa.
Lo psicologo inviterà gli studenti ad esporre dubbi, criticità, difficoltà e, allo stesso tempo, riscontri positivi emersi nell’applicazione delle nuove strategie di studio.
Combinando le idee più brillanti emerse dalla discussione sul lavoro fatto a casa verrà costruita una mappa che è l’integrazione delle parti migliori di tutte le mappe degli studenti che si sono messi alla prova.
La sesta sessione sarà dedicata ad una discussione generale per verificare l’effettiva comprensione dei temi trattati e per favorirne la generalizzazione su altri contesti alternativi a quello in cui è avvenuto l’apprendimento.
Nell’incontro finale con i genitori verranno descritti e discussi gli esiti del progetto presentandone le dirette ricadute applicative.