“Un antropologo su Marte – Sette racconti paradossali” di Oliver Sacks (1995

Lo stile narrativo di Oliver Sacks, neurologo e divulgatore d’eccezione, è inconfondibile. I suoi romanzi attingono alla propria esperienza clinica con pazienti affetti da gravi patologie neurologiche. Lontani dall’essere descrizioni asettiche di anonimi quadri clinici, ci catapultano all’interno della coscienza del malato, consentendoci di vedere il mondo con i suoi stessi occhi. 

I sette protagonisti dei brevi racconti che compongono il volume, percepiscono la realtà ed elaborano i propri punti di vista sul mondo in maniera talmente diversa dalle ‘persone normali’ da indurci a riflettere su quanto possano essere relative le nostre convinzioni più radicate. Come un antropologo in territori alieni, nel corso delle pagine il lettore getterà uno sguardo sulla vita del Dott. Bennet, chirurgo affetto da sindrome di Tourette, su quella di un pittore colto da improvvisa cecità cromatica e sulla quotidianità di pazienti che manifestano disturbi diversi dello spettro autistico.

Ogni racconto vibra dell’interesse dell’autore per la profonda relazione tra malattia e creatività; la disgrazia neurologica, lungi dall’esser considerata fattore esterno condizionante, rappresenta una realtà intimamente connessa con la personalità dei pazienti presentati, i quali hanno dovuto sviluppare originalissimi adattamenti alla loro condizione, del tutto incomprensibilli a chi non abbia il coraggio di immergersi in realtà psichiche ignote ed uniche.

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