COVID-19 e disoccupazione: conseguenze sulla salute mentale

Tra gli effetti dell’epidemia COVID-19, vi è un preoccupante aumento dei tassi di disoccupazione a livello mondiale. Questo fenomeno non comporta unicamente una situazione di instabilità economica, bensì serie conseguenze sulla salute mentale. L’articolo mostra come rivestire un ruolo professionale risulti determinane al fine della costruzione e del mantenimento della propria identità personale e sociale. Alla perdita della propria occupazione conseguono in un primo momento vissuti di esclusione, dubbi sulle proprie competenze e diminuzione dell’autostima, amarezza per la sensazione di   esser stati vittime di una grave ingiustizia, senso di colpa, invidia, collera, vergogna. La perdita del lavoro implica inoltre una diminuzione dei contatti sociali che contribuisce al senso di isolamento. Questi sentimenti vengono spesso taciuti o denegati e comportano rimuginio, aumento dei livelli di ansia e depressione, disturbi del sonno, somatizzazioni, problemi familiari e sviluppo di condotte a rischio quali abuso di alcol e stupefacenti. In un secondo momento si assiste ad una fase di “depressione situazione” che può generare tre diversi effetti psicologici: mancata risoluzione e consolidamento della sofferenza in un disturbo clinico; sospensione di sé, inerzia e passività (non si ricerca una nuova occupazione per timore di fallire e per un senso di disillusione), ricostruzione di sé attraverso l’elaborazione dell’esperienza negativa e ricollocazione in una prospettiva futura, in grado di apportare cambiamenti inattesi.

Link: https://www.stateofmind.it/2017/01/effetti-psicologi-della-disoccupazione/