
Cutting
‘Cutting’ è il termine utilizzato per descrivere una diffusa tendenza a tagliare, incidere, ferire la superficie della propria pelle, spesso non collegata ad un reale intento suicidario. Questo fenomeno è frequente nella popolazione adolescenziale dove si assiste alla fatica di riorganizzare nuove rappresentazioni di sé, della propria identità e di un corpo sessuato, affrontando sconvolgimenti su diversi piani (ormonale, anatomico, cognitivo, emotivo, familiare, relazionale) ai quali spesso è faticoso adattarsi. In questa difficoltà si situa l’utilizzo della ‘pelle come una tela da incidere’ al fine di difendersi da sensazioni perturbanti, senza nome, e al contempo comunicare una sofferenza nel tentativo di reperire in sé o nell’altro le risorse per compiere l’elaborazione che questo periodo di crisi necessita. L’articolo svela il contributo psicoanalitico contemporaneo nel complesso tentativo di leggere il senso dell’aggressione al proprio corpo, che come vedremo può essere negato, odiato, scisso o attaccato come fosse un estraneo.