
Immaginario sessuale: una risorsa da conoscere
In un’epoca storica in cui i contenuti a carattere erotico sembrano essere sempre più veicolati dal canale visivo e “a portata di click”, aspetti che possono avere delle ripercussioni non indifferenti sulla sfera sessuale, spostare l’attenzione evidenziando quella che è la grande importanza dell’immaginario ci appare una sfida indispensabile da cogliere.
Possiamo definire l’immaginario sessuale come quella capacità che la persona ha di utilizzare la propria funzione immaginativa per “auto-erotizzarsi” mentalmente, come esistesse una sorta di “zona erogena intrapsichica” (Pasini, 1988) in cui si creano rappresentazioni capaci di agire sulla risposta sessuale.
A differenza di quanto succedeva in passato, quando le fantasie erotiche erano etichettate in termini quasi patologici, ad esempio come espressione di uno sviluppo psico-affettivo non adeguato, oggi sono invece considerate ufficialmente dalla comunità scientifica come componente normale di una sana sessualità.
Nel tempo, inoltre, sia numerosi studi che la pratica clinica hanno posto in evidenza come la loro assenza e/o sentimenti di colpa ad esse associati possono essere correlati ad alcune disfunzioni sessuali. Il senso di colpa, in particolare, affonda spesso le radici in una matrice socio-culturale o etica-morale: non è raro, infatti, che il contenuto dell’immaginario possa rifarsi a situazioni particolari, talvolta persino estreme o etichettabili dai più come “trasgressive”, e tale contenuto può scontrarsi con valori personali, mandando “in tilt” il sistema della morale o del proprio senso identitario e creando, appunto, disagio, confusione e senso di colpa.
Molte di queste complicazioni nascono anche dal fatto che spesso fantasia e desiderio vengono confusi: il desiderio può essere definito come un’immagine mentale con fine erotizzante, qualcosa che si vorrebbe realizzare; la fantasia, invece, agisce prettamente a livello mentale e fantasmatico, non presupponendo necessariamente la volontà di realizzarne il contenuto! Ad esempio, ci sono persone che per attivare o mantenere l’eccitazione evocano fantasie masochiste, ma sul piano del reale non metterebbero mai in atto tali pratiche.
“Nemico” dell’immaginario è invece un uso massiccio del materiale pornografico: quando ci si pone davanti ad un video, il dato reale “cancella” il dato immaginario; le immagini vengono “subite” e non “costruite” attivamente, e questo piano piano mina la capacità creativa.
Inoltre, in genere si cercano filmati che corrispondano ai propri bisogni e li soddisfino: la grande mole e varietà di materiale facilmente raggiungibile, può paradossalmente finire per far apparire scadenti le proprie fantasie, vincolando a continuare la ricerca a scapito dello sforzo inventivo o di modifica. Se questa modalità diventa persistente o esclusiva, può avere, infine, influenza anche sulla capacità di erotizzare l’altro e godere delle sensazioni di piacere date dal contatto con una persona reale, portando altresì ad una percezione alterata di come dovrebbe essere un rapporto intimo (in genere, molto distante dalle rappresentazioni dei filmati) e delle aspettative su se stessi e sul partner.
L’immaginario sessuale, nelle sue varie caratteristiche, può essere un valido alleato cui far ricorso per alimentare il desiderio (ad esempio quando i contenuti coinvolgono il partner), per sorreggere l’eccitazione, fino ad accompagnare la fase orgasmica; esplorare il proprio immaginario e prendervi confidenza può facilitarne quindi un uso consapevole a favore del benessere sessuale personale e di coppia (all’interno della quale sarebbe utile tuttavia condividere più i desideri che le reciproche fantasie, in quanto raccontare queste ultime esplicitamente all’altro potrebbe farne evaporare il potere evocativo erotico).
Infine, va ricordato che le fantasie stesse possono diventare un importante “strumento terapeutico” anche in sede di lavoro clinico all’interno del setting sessuologico.
Ad integrazione dell’articolo, si segnala il link ad un interessante breve video sul tema a cura della d.ssa Graziottin.
Bibliografia
Bernorio R., Passigato M. (2017), Il piacere al femminile, Franco Angeli, Mi
Newbury R. et al. (2012), Sexual fantasy as a clinical intervention, Sexual and Relationship Therapy, 27, 4: 358-371
Pasini W., Crepault C., Galimberti U. (1988), L’immaginario sessuale, Raffaello Cortina, Mi
Passigato M. (2020), L’immaginario sessuale, in Bernorio R. et al., L’approccio diagnostico in sessuologia, Franco Angeli, Mi
Link: https://www.alessandragraziottin.it/it/div_audio.php/Fantasie-erotiche-un-formidabile-propellente-del-desiderio?ID=28416