Sostenersi per diventare (più) abili

Sulla base dell’ultimo censimento, nel nostro Paese, nel 2019, le persone con disabilità – ovvero che soffrono a causa di problemi di salute, di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali – sono 3 milioni e 150 mila (il 5,2% della popolazione). Gli anziani sono i più colpiti: quasi 1 milione e mezzo di ultrasettantacinquenni (il 22% della popolazione in quella fascia di età) si trovano in condizione di disabilità e 1 milione di essi sono donne, senza contare che esiste il fenomeno nascosto dei bambini fantasma, ovvero tutti quei bambini inferiori ai 6 anni che non frequentano la scuola dell’obbligo e per questo motivo non sono compresi nel conteggio.

Le tipologie di disabilità in Italia sono molteplici (e ben più numerose di quelle riportate dagli organismi statistici) ma in generale si parla di:

  • Disabilità motorie
  • Disabilità sensoriali
  • Disabilità di alcune funzioni vitali
  • Forme di confinamento individuale (costrizione a letto, sulla sedia a rotelle o in casa)

Accanto alla tipologia di disabilità, i carichi assistenziali, le difficoltà e le necessità di aiuti dipendono anche, come noto, dai livelli di gravità.

Il concetto che maggiormente si accompagna in questi anni alla parola disabilità è la qualità della vita, che si riferisce ai livelli di soddisfazione percepiti dalle persone a proposito delle loro condizioni di salute, della qualità delle relazioni familiari ed extrafamiliari che sperimentano, della loro realizzazione professionale, della vivibilità delle loro abitazioni, dei supporti sociali e sanitari ai quali possono rivolgersi. (da S.Soresi la disabilità in Italia).

Il tema della disabilità ricopre una gamma vastissima di argomenti che meriterebbero la piena attenzione; dovendone scegliere solo uno, risulta impossibile non soffermarsi sull’ambiente che, primo fra tutti nel nostro paese, può e deve battersi per garantire esperienze di qualità di vita elevate: la scuola.

Nell’anno scolastico 2019-2020 erano quasi 300 mila gli studenti (solo della scuola dell’obbligo) con disabilità, il 3,5% degli iscritti.

Sebbene rispetto al passato siano stati fatti numerosi progressi relativi all’inclusione scolastica, sono ancora preoccupanti i numeri relativi alle famiglie di bambini con disabilità che affrontano ingiustizie e difficoltà quotidianamente, spesso a causa della scarsità di formazione ed informazione di chi dovrebbe includere, e si ritrova a sua volta spesso escluso, in particolare insegnanti di sostegno che “annegano” nell’affannosa ricerca di codici F. laqalunque, astrusi acronimi PEI-PDP-GLHO-PDF, battaglie con l’insegnante prevalente che caldeggia l’uscita dalla classe ecc.

Ma nel mare magnum di difficoltà, un salvagente di fondamentale importanza, forza e sincero aiuto si può scorgere nel social Facebook, si tratta di una pagina, chiamata NORMATIVA INCLUSIONE gestita dal Dr. Flavio Fogarolo, che con infinita competenza e pazienza, risponde giornalmente alle centinaia di domande di genitori ed insegnanti, facendoli sentire appartenenti ad un gruppo che si sostiene e che sostiene, rendendo un po’ meno nebuloso, il mondo complesso della disabilità.

Link:

ISTAT – Audizione Osservatorio Disabilità 24-03-2021

http://www.flaviofogarolo.it/